Dott.ssa Laura Rabbione
Medico Dietologo - Torino e Pinerolo

Come completare il menù scolastico

Ecco alcuni strumenti utili:
PROPOSTA SCHEMATICA a completamento del menù scolastico della scuola primaria pubblica di Torino
GIOCO PUZZLE, per comporre il proprio menù settimanale

 
COME FUNZIONA LA MENSA SCOLASTICA NEL COMUNE DI TORINO
Il servizio mensa fornisce 9000 – 10.000 pasti al giorno nelle scuole primarie pubbliche torinesi.
Il menù è elaborato dall’ASL e periodicamente aggiornato secondo i LARN; si articola su quattro settimane e due stagioni (inverno/estate), disponibile nelle varianti: ordinario,senza carne, senza carne e pesce, senza proteine animali, per celiachia e specifico per allergia.
Un gruppo di genitori volontari costituisce la “commissione mensa” (una per ogni scuola o plesso), che ha il compito di effettuare sopralluoghi e assaggi, con l’obbligo di valutare il servizio e di segnalare eventuali reclami.
All’aggiornamento annuale del menù possono partecipare tutti gli alunni, proponendo nuove ricette, che vengono valutate e sostituite a quelle meno gradite; il progetto si chiama “il menù l’ho fatto io” e rientra in un più ampio programma di educazione alimentare che si svolge durante l’intero corso di studi.
In questo modo si cerca di rispondere alle esigenze delle famiglie, promuovendo una linea di sana alimentazione.
 
PER UNA ALIMENTAZIONE BILANCIATA
In merito al bilanciamento nutrizionale del menù scolastico, sono emerse talvolta critiche per l’eccesso di carboidrati o uova in specifiche giornate.
A questo proposito è opportuno ricordare che una alimentazione equilibrata presuppone un bilancio sul lungo termine (settimane o mesi), piuttosto che sulla singola giornata sporadica.
Se consideriamo che solo 2-5 su 14 pasti principali settimanali sono distribuiti a scuola, nella migliore delle ipotesi (5 pasti settimanali consumati interamente) la ristorazione scolastica va a colmare non più del 30% del fabbisogno giornaliero; se poi aggiungiamo che i bambini pranzano a scuola per 8 (e non 12) mesi all’anno, capiremo che il “peso” di un pasto scolastico lievemente sbilanciato ogni tanto è davvero minimo.
E’ chiaro che la salute alimentare di un alunno della scuola primaria rimane comunque in gran parte a carico della famiglia; infatti il bambino, in periodo scolastico, consumerà a casa il 70-90% del fabbisogno settimanale.
Anche sul sito del comune di Torino si legge: “I menù scolastici devono tener conto del fatto che il bambino, se alimentato correttamente dalla famiglia, dovrebbe fruire almeno di altre due occasioni alimentari, cioè la colazione e la cena, e possibilmente anche della merenda”.
 
Il menù scolastico è elaborato da dietologi esperti, secondo i LARN, ed è costantemente controllato e perfezionato, mentre sull’alimentazione domestica, che conta per il 70-90%, l’unico controllo è quello parentale.
Se la proposta alimentare di casa non è sufficientemente attenta e variata, il rischio è di sbilanciare frequentemente e per lungo tempo l’alimentazione dei bambini, che in questa fase di crescita rapida, sono più sensibili agli eccessi, così come alle carenze alimentari.
In conclusione, è utile programmare i pasti settimanali, prevedendo l’alternanza dei secondi piatti, rivalutando il consumo dei legumi e proponendo una maggiore varietà di cereali nella dieta, secondo quelle che sono le raccomandazioni nutrizionali elaborate e promosse dalla Società Italiana di Nutrizione Umana.
 
Ecco alcuni strumenti utili a tale fine:
 
PROPOSTA SCHEMATICA per il completamento qualitativo del menù scolastico delle scuole primarie pubbliche torinesi. In alto sono riportati i pranzi scolastici
PUZZLE, per giocare a comporre il proprio menù
LARN:Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana

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